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Il Municipio risponde al promotore della petizione "Salviamo un'area verde lacustre a Magliaso"

Mercoledì 22 Novembre 2017

A seguito del deposito della petizione "Salviamo un'area verde lacustre a Magliaso", il Municipio propone la risposta trasmessa al promotore.

 

Egregio signor Lozzi,

 

ci rivolgiamo a Lei quale promotore della petizione citata a margine, depositata presso la nostra Cancelleria comunale in data 9 novembre scorso, e volta a osteggiare una domanda di costruzione di dieci appartamenti sul mappale 608 RFD di Magliaso, sito in zona riva lago, a salvaguardia dell’area verde lacustre circostante. 

 

Nel merito di quanto viene postulato dalla petizione, il Municipio vuole sottolineare innanzitutto come il Comune di Magliaso è stato uno dei precursori nel Cantone Ticino nel garantire la libera fruizione delle rive lacustri.

 

Ne sono concreta testimonianza la realizzazione nei primi anni ’90 della passeggiata Muraglione e la concretizzazione del sentiero a lago, che dal lido comunale si snoda lungo la riva fino in località Puncia, portato a termine all’inizio del nuovo millennio, grazie alla perseveranza dell’Esecutivo di allora, ma anche e soprattutto alla condiscendenza e alla fattiva collaborazione dei diversi proprietari dei fondi toccati dall’intervento a carattere naturalistico.

 

Non pago di quanto realizzato il Municipio, con la revisione generale del Piano regolatore (PR) del 2005 e la successiva variante di PR del 2010 per il comparto “Riva lago”, ha voluto inserire nel Piano del paesaggio il principio della prosecuzione del sentiero naturalistico lungo tutta la riva lacuale sul territorio comunale, sia in direzione Sud (Caslano) che in direzione Nord (Agno).

Contro l’adozione di tale principio sono insorti una dozzina di proprietari con una serie di ricorsi, che hanno portato le istanze superiori giudicanti (Consiglio di Stato e Tribunale cantonale amministrativo) a confermare l’interesse pubblico del tracciato del sentiero a lago.

 

Il Tribunale così si esprimeva nella sua disamina di diritto sui citati ricorsi:

… omissis “Sulla scorta delle considerazioni espresse in precedenza, l’interesse pubblico del tracciato della passeggiata a lago, che permette la percorrenza di un tassello importante dell’accesso alle rive lacuali dev’essere ammesso senza ombra di dubbio. Esso rientra difatti negli scopi della legislazione federale sullo sviluppo territoriale e del vecchio e del nuovo piano direttore cantonale. È pertanto sostenuto da un importante interesse collettivo, senz’altro preminente rispetto a quello di natura privata dei ricorrenti.”

 

La Corte cantonale, nel suo pronunciamento del dicembre 2014, ha unicamente chiamato il Comune a completare la pianificazione inerente il sentiero, dettagliandone in misura maggiore le caratteristiche (tracciato, calibro).

 

Il Municipio si è dunque attivato, in collaborazione con il proprio pianificatore e i servizi cantonali preposti, per elaborare una nuova variante di PR, che riprenda coerentemente quanto disposto dalla sentenza del Tribunale.

 

In questi ultimi mesi si sono svolti gli incontri con i proprietari interessati dal tracciato del sentiero naturalistico, ai quali sono state sottoposte due varianti di percorso, per le quali devono presentare le loro suggestioni, così da permettere al Municipio di arrivare ad affinare una soluzione che riesca ad ottenere il maggior numero di consensi da parte dei privati.

 

Visto quanto sopra, il Municipio può affermare senza timore di essere smentito, che risulta assolutamente fuorviante e per nulla veritiera l’asserzione che troviamo nella petizione, secondo la quale il progetto edilizio al mappale 608 RFD di Magliaso, negherebbe l’uso delle rive naturali.

 

Sulla particella in oggetto, come per tutti gli altri fondi rivieraschi coinvolti dalla variante di PR, vi sarà di fatto il vincolo di passaggio del sentiero a carattere naturalistico, con descrizione di tutte le sue dovute peculiarità, come statuito dal Tribunale.

 

A titolo abbondanziale giova inoltre sottolineare come la fascia di terreno dei diversi fondi prospicienti il lago, inserita a PR quale zona con esclusione dell’edificazione, metta al riparo da ogni e qualsiasi illazione su possibili compromissioni della riva lago, dei canneti e della vegetazione ripuale, nonché del sentiero stesso, in presenza di una qualsiasi domanda di costruzione e quindi anche per quella oggetto del contendere.

 

Piace inoltre ricordare che il Municipio è il primo promotore della salvaguardia della riva lacuale e dei suoi canneti, per i quali si assume annualmente l’onere dello sfalcio a rotazione di un comparto di questa vegetazione ripuale, con interventi di rivitalizzazione, autorizzati dall’Ufficio della natura e del paesaggio, che permettono la rinaturazione della riva lago.   

 

Non va nemmeno dimenticato che trovandoci direttamente confrontati con una proprietà demaniale qual è il lago, rispettivamente il limite del demanio lacuale, che per il Ceresio è fissato a 271.20 m.s.l.m., la competenza decisionale a garanzia del rispetto delle normative in materia, spetta in primis a diversi servizi cantonali, tra i quali l’Ufficio della pianificazione locale, l’Ufficio del demanio, l’Ufficio della caccia e della pesca, l’Ufficio della natura e del paesaggio e l’Ufficio dei beni culturali.

 

Decisioni dei servizi cantonali che di regola sono vincolanti per il Comune e alle quali in queste fattispecie il Municipio è tenuto ad allinearsi.

 

Su un’altra questione sollevata dalla petizione, o meglio la protezione degli alberi presenti sul fondo, con un loro eventuale inserimento a PR quali alberature di pregio da salvaguardare, va subito precisato che già al momento dell’adozione del PR in vigore, il Consiglio comunale decise, su indicazione della Commissione edilizia ed opere pubbliche, lo stralcio delle dieci piante definite di pregio nella proposta di Piano del paesaggio, elaborato dal pianificatore sulla base dello studio delle componenti naturalistiche e agricole eseguito dal biologo Luca Paltrinieri della Biotec SA - Manno.

 

La proposta iniziale contemplava più di una ventina di piante ritenute di pregio, poi ridotte a dieci in fase di esame preliminare dalle parti coinvolte (Municipio, UTC, pianificatore, Commissione municipale consultiva PR).

 

Fatto importante da annotare è che tra tutte le venti piante prese inizialmente in considerazione quali alberi di pregio dal biologo Paltrinieri, non ne figurava nessuna di quelle che ora sono oggetto di raccomandazione da parte dei postulanti.

 

Nemmeno durante l’esame del messaggio municipale concernente l’adozione del nuovo Piano regolatore, la Commissione dapprima e il Consiglio comunale in seguito, ritennero di sollevare la questione della salvaguardia degli alberi presenti sul mappale 608 RFD o su altri fondi rivieraschi.

 

Entrambi i citati organi hanno al contrario optato per lo stralcio del vincolo di alberatura da salvaguardare, proposto per le dieci piante sparse sul territorio comunale.

È stato infatti considerato che, nel caso di edificazione, un simile vincolo sarebbe risultato eccessivamente penalizzante per i proprietari interessati, che si sarebbero visti precluso uno sfruttamento ideale del terreno.

 

Nella fattispecie del mappale 608 RFD le piante attualmente presenti, non sono di rara unicità, ma con tutto il rispetto si sta discutendo di un platano, alcuni ontani e alcuni frassini, sicuramente degni anch’essi di avere una loro funzione ecologica, ma che non rientrano nemmeno nella zona di protezione della natura “ZPN1 riva lacustre” prevista dal vigente PR.

 

La presenza di questi alberi può inoltre essere particolarmente invalidante per un qualsiasi progetto edificatorio sul mappale 608 RFD, e non solo per quello relativo all’invisa domanda di costruzione preliminare per la realizzazione di dieci appartamenti.

 

Il voler imporre la salvaguardia di queste alberature, significa innanzitutto mettere in atto una variante di PR, che non potrebbe però vertere unicamente sul map. 608 RFD, in quanto nel rispetto del diritto di parità di trattamento, dovrebbero venire prese in considerazione anche le altre proprietà ubicate sulla riva lago.

 

L’introduzione di un simile vincolo comporterebbe verosimilmente anche la rivisitazione dei parametri edificatori dei fondi, e quindi ci si troverebbe di fronte ad un dezonamento degli stessi, con tutte le conseguenze del caso per l’ente pubblico, che si dovrebbe confrontare con molteplici istanze d’indennizzo o addirittura di esproprio materiale, che starebbe a significare, vista la zona particolarmente pregiata, la presa a carico da parte del Comune di una spesa considerevole e di riflesso di difficile giustificazione nei confronti della cittadinanza di Magliaso ed in particolare dei suoi contribuenti.

 

Tutto questo per un presunto preminente interesse pubblico, già fatto valere però dal Comune per il vincolo del sentiero naturalistico.

 

Ci troveremmo quindi confrontati con una situazione che penalizza doppiamente e oltremisura l’interesse dei privati e verrebbe meno anche il principio della garanzia della proprietà, sancita dalla Costituzione federale, in quanto risulterebbe assai complessa la difesa dell’adozione contemporanea delle due citate restrizioni.   

 

In relazione alla domanda di costruzione preliminare, la stessa è stata oggetto di attenta valutazione da parte dei preposti uffici cantonali, che si sono espressi nel merito delle loro rispettive competenze.

Prossimamente la domanda sarà discussa durante un incontro di conciliazione, nel quale saranno esposte le possibili criticità del progetto, in modo tale che lo stesso possa essere modificato di conseguenza e ripresentato tramite una domanda di costruzione definitiva, rispettosa delle diverse normative di carattere edilizio e ambientale, che entrano in linea di conto per il comparto edificatorio nel quale è sito il mappale 608 RFD.

       

Va da sé che il Municipio è e sarà garante del rispetto dei disposti pianificatori del vigente PR, ad assoluta tutela degli interessi pubblici ma anche di quelli privati, ciò significa che se la futura domanda di costruzione potrà essere preavvisata positivamente da parte dei Servizi generali del Dipartimento del territorio, e la stessa si rivelerà conforme alle norme di attuazione del PR, nulla potrà impedire il rilascio ai promotori del progetto di una regolare licenza edilizia.

 

Da parte dello scrivente Esecutivo si vuole in ogni caso tranquillizzare tutti i firmatari della petizione, sul fatto che l’autorità comunale ha tutto l’interesse affinché il nostro paesaggio lacustre, ma non solo, possa venir salvaguardato da interventi edificatori deturpanti sia da un punto di vista architettonico che da quello ambientale-naturalistico.

Ciò non di meno è anche compito dell’autorità, tenere in debita considerazione i diritti e gli interessi dei privati, quando questi sono rispettosi di leggi e ordinamenti.

 

Voglia gradire, egregio signor Lozzi, i nostri più cordiali saluti.

 

Per il l Municipio

il Sindaco:                     il Segretario:

                                           R. Citterio                    M. Rezzadore

 

Petizione Lozzi
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